Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica

Il sito di Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica sulla costa Mediterranea della Sicilia sud-orientale consiste di due elementi distinti, la città storica dell’antica Siracusa e la necropoli di Pantalica. Questi due elementi costituiscono insieme un documento culturale unico che rappresenta una testimonianza eccezionale delle culture Mediterranee dai tempi dell’antica Grecia.

La città storica dell’antica Siracusa comprende Ortigia, il centro storico della città, e oggi un’isola abitata da circa 3000 anni, e l’area archeologica della Neapolis.

Siracusa, la seconda colonia greca della Sicilia, fu fondata dai Corinzi nel 743 a.C. e fu descritta da Cicerone come “la più grande e bella di tutte le città greche”. Siracusa o ‘Pentapoli’ era costituita da cinque parti, ancora visibili oggi, fra le quali Ortigia rappresenta la base di tutti gli sviluppi urbanistici e architettonici delle ere successive. Questa parte del sito conserva i resti del tempio di Apollo, in stile dorico e il più antico dell’Occidente greco (VI secolo a.C.), e del tempio di Atena, eretto per la vittoria di Gelone sui Cartaginesi nel 480 a.C., riutilizzato come Chiesa a partire dal VI secolo d.C. e ricostruito come cattedrale barocca alla fine del XVII secolo.

Nella Neapolis si conservano i resti di santuari e imponenti complessi, un teatro, le Latomie, la cosiddetta Tomba di Archimede e l’anfiteatro. Molte strutture testimoniano il continuo sviluppo della città attraverso l’età romana, dai Bizantini ai Borboni, passando per gli Arabo-Musulmani, i Normanni, Federico II della dinastia di Hohenstaufen (1197-1250), gli Aragonesi e il Regno delle Due Sicilie.

La Necropoli di Pantalica si trova su un altopiano roccioso a 40 km da Siracusa e comprende oltre 5.000 tombe scavate nella roccia vicino a delle cave di pietra. Le tombe si estendono lungo uno sperone per 1200 metri da nord-est a sud-ovest e per 500 metri da nord-ovest a sud-est; la maggior parte risalgono a un periodo che va dal XIII al VII secolo a.C. Insieme alle tombe ci sono i resti di abitazioni risalenti al periodo della colonizzazione greca ed altre vestigia bizantine; di particolare rilievo le fondamenta dell’Anaktoron (Palazzo del Principe).

La stratificazione culturale, architettonica e artistica evidente nell’insieme di Siracusa/Pantalica rappresenta una eccezionale testimonianza della diversità storica e culturale della regione di Siracusa nel corso di tre millenni dal periodo dell’antica Grecia al Barocco.

Documentazione