Questo sito, seriale transnazionale, copre 12 Paesi (Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Italia, Germania, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna e Ucraina) e comprende un totale di 77 componenti. Dalla fine dell’ultima era glaciale, il faggio europeo si è diffuso da pochi rifugi isolati nelle Alpi, nei Carpazi, nei Dinaridi, nel Mediterraneo e nei Pirenei, in poche migliaia di anni. Un processo che continua ancora oggi. Il successo della progressione del faggio si spiega con la sua adattabilità e tolleranza a diverse condizioni climatiche, geografiche e fisiche. Le varie componenti del sito seriale europeo rappresentano un eccezionale esempio di foreste temperate a latifoglie indisturbate e dei modelli e processi ecologici messi in atto nella loro espansione post-glaciale, in adattamento ad una elevata varietà di condizioni ambientali. E’ una delle specie più importanti del bioma delle foreste temperate a latifoglia e rappresenta un eccellente esempio di ri-colonizzazione e sviluppo degli ecosistemi e delle comunità terrestri dopo l’ultima era glaciale.
Le aree selezionate comprendono la serie completa delle diverse condizioni climatiche e geologiche in cui si sono evolute le foreste di faggio in Europa: differenze di latitudine, pedologia, altitudinali, da quella costiera fino a quella montana, ecc., e sono di dimensioni sufficienti a mantenere i processi naturali necessari per la vitalità ecologica a lungo termine dell’ecosistema più ampio.
Per quanto riguarda l’Italia 5 sono i cluster designati: 1) “Cozzo Ferriero”, nel Parco Nazionale del Pollino; 2) “Valle Cervara”, “Coppo del Principe”, “Coppo del Morto”, “Coppo Vademogna” e “Val Fondillo” del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; 3) “Sasso Fratino” del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna; 4) “Monte Cimino” e “Monte Raschio”, aree inserite nella Rete Natura 2000 e appartenenti al Parco naturale regionale del complesso lacuale Bracciano – Martignano (“Monte Raschio”); 5) Foresta Umbra” e “Falascone” del Parco Nazionale del Gargano.
Antiche e primitive foreste di faggio dei Carpazi e di altre regioni d’Europa
Criterio (ix): Le “Antiche e primitive foreste di faggio dei Carpazi e di altre regioni d’Europa” sono indispensabili per comprendere la storia e l’evoluzione del genere Fagus che, data la sua ampia distribuzione nell’emisfero settentrionale e la sua importanza ecologica, è significativo a livello globale. Queste foreste temperate, indisturbate e complesse, mostrano i modelli ecologici e i processi più completi e sono composte da esemplari puri e misti di faggi europei sviluppatisi in una varietà di condizioni ambientali, come le condizioni climatiche e geologiche, in tutte le regioni interessate dal bosco di faggio europee. Comprendono tutte le fasce altitudinali, dalla costa fino alla linea forestale in montagna e, inoltre, includono i migliori esempi rimanenti dei confini esterni della catena di faggio europea. L’espansione continua dal nord e dall’ovest del faggio dalle sue originali aree di rifugio glaciale nelle regioni orientali e meridionali dell’Europa può essere tracciata lungo corridoi naturali e pietre miliari che attraversano il continente. Cambiamenti più recenti nel modello di distribuzione di questa specie riguardano le influenze dirette del disturbo umano e gli effetti più complessi dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo. Entrambi i modelli di distribuzione storici e presenti rappresentano strategie evolutive naturali per adattarsi e sopravvivere ai cambiamenti ambientali. Il dominio del faggio in vaste aree d’Europa è una testimonianza vivente dell’adattabilità genetica dell’albero.
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