Le Cartiere d’Europa, entra a far parte della Lista propositiva italiana e si aggiunge alle proposte per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale
Il 15 aprile scorso il progetto di candidatura seriale transnazionale de Le cartiere d’Europa è stato ufficializzato attraverso l’inclusione nella Lista propositiva italiana. La proposta coinvolge 5 Paesi, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Spagna ed Italia, nell’ambito dei quali la Polonia ha assunto il ruolo di capofila del progetto. Il sistema è composto da un gruppo selezionato di sei cartiere in cinque paesi che dimostra il ruolo leader dell’Europa nell’industria della carta fatta a mano dal XVI secolo in poi. Il gruppo comprende sei parti componenti: Cartiera Velké Losiny (Repubblica Ceca), Cartiera Homburg (Germania) e Cartiera Niederzwönitz (Germania), Cartiera di Pescia (Italia), Cartiera Duszniki-Zdrój (Polonia) e Cartiera Capellades (Spagna).
Le cartiere selezionate sono ottimi esempi di questo specifico tipo di edificio emerso in Europa e rimasto sostanzialmente immutato nel corso dei secoli. Le cartiere sono costituite dallo stabilimento stesso, dalle relative infrastrutture di gestione delle acque e dalle strutture accessorie. Sono caratterizzati da una disposizione spaziale e funzionale che riflette il processo storico di fabbricazione della carta vergata, la linea di produzione utilizzata tra l’altro per trasformare le materie prime (cioè stracci e carta da macero) in pasta di carta, e la primitiva macchina per la produzione del cartone, nonché una mansarda multipiano con attrezzatura per asciugare la carta. L’ubicazione delle cartiere è determinata dalla necessità di acqua come principale fonte di produzione ed energia. Ogni componente riflette il graduale adattamento agli sviluppi tecnologici ed economici nel corso dei secoli attraverso la loro disposizione spaziale e funzionale e le attrezzature di produzione conservate. Allo stesso modo, rispecchiano gli stili architettonici e le tradizioni costruttive di vari periodi storici e regioni d’Europa, vale a dire la penisola appenninica, la penisola iberica e l’Europa centrale.
Il progetto di candidatura, coordinato a livello nazionale dall’Ufficio UNESCO del Ministero della cultura, è promosso dal Museo della Carta di Pescia, dal Comune di Pescia, dalla Regione Toscana. Il percorso di iscrizione nella Lista propositiva ha potuto contare sul contributo fondamentale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale attraverso i suoi uffici di riferimento.