Il patrimonio culturale immateriale legato al senso di identità e appartenenza delle comunità ha un ruolo fondamentale per la trasmissione della memoria alle nuove generazioni, per la coesione sociale e per incoraggiare il dialogo interculturale e il rispetto reciproco tra popoli, culture e diversi sistemi di conoscenza e di vita. La continuità e salvaguardia del patrimonio culturale immateriale rientrano tra le finalità della Convenzione stessa (art.1) e contribuiscono alla pianificazione di misure di sviluppo sostenibile anche nella prospettiva di prevenire e risolvere eventuali conflitti e generare impatti socio-economici positivi nella vita delle comunità e della società civile in generale, sia a livello locale che nazionale ed internazionale.
Tali prerogative sono volte a garantire la vitalità del patrimonio culturale immateriale e vengono perseguite attraverso l’individuazione di misure di salvaguardia, programmate ed attuate con il diretto coinvolgimento delle comunità, che tengono in considerazione i diversi ambiti richiamati dalla Convenzione:
l’identificazione, la documentazione, la ricerca, il mantenimento , la promozione, la valorizzazione, la trasmissione – in particolare attraverso l’educazione formale e informale- , come anche la rivitalizzazione dei vari aspetti del patrimonio culturale immateriale direttamente interessato.
Le Direttive Operative della Convenzione rappresentano un utile strumento di indirizzo per la pianificazione di un sistema di salvaguardia articolato e sostenibile anche per gli elementi del Patrimonio Culturale Immateriale coinvolti nei percorsi di riconoscimento nelle Liste UNESCO.
In ambito nazionale, la legge 20 febbraio 2006, n. 77 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella ‘lista del patrimonio mondiale’, posti sotto la tutela dell’UNESCO”, che ha introdotto i Piani di gestione per i siti italiani già iscritti nella Lista, al fine di assicurarne la conservazione e creare le condizioni per la loro valorizzazione, prevede anche misure di sostegno per l’elaborazione dei Piani di Salvaguardia degli elementi riconosciuti nelle Liste UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale.