Irrigazione tradizionale: conoscenza, tecnica e organizzazione

Iscritto nel 2023 (18.COM) nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

1.1 Descrizione dell’elemento

L’irrigazione tradizionale sfrutta gravità e costruzioni artigianali come canali e fossati per distribuire l’acqua dai punti di raccolta naturali (come sorgenti, torrenti e ghiacciai) ai campi. I praticanti scelgono giorni e periodi specifici per deviare manualmente l’acqua, e l’inizio o la fine della stagione dell’irrigazione sono spesso accompagnati da momenti di aggregazione sociale e feste. L’irrigazione tradizionale richiede una profonda conoscenza del paesaggio naturale, del flusso dell’acqua e delle condizioni meteorologiche, nonché una stretta collaborazione tra i responsabili della distribuzione dell’acqua (come agricoltori e proprietari terrieri) ed altri soggetti coinvolti nella manutenzione delle strutture fisiche (come cooperative idriche ed enti locali). La pratica viene solitamente trasmessa alle nuove generazioni in modo informale, attraverso l’osservazione e la formazione da parte di membri esperti, sebbene cooperative, associazioni, studiosi e istituzioni svolgano anch’essi un ruolo importante nella trasmissione della conoscenza. Per i praticanti, l’irrigazione tradizionale e i secolari sistemi di canalizzazione ad essa correlati sono forti marcatori identitari. La pratica è legata ad un vocabolario specifico e le conoscenze richieste (come la comprensione dell’impatto del ciclo lunare sul flusso dell’acqua e le abilità relative alla lavorazione del legno) possono essere applicate ad altri aspetti della vita dei portatori e delle comunità circostanti.

1.2 Localizzazione geografica e raggio dell’elemento

Sebbene la conoscenza di questo elemento sia ancora presente in altre zone d’Europa (principalmente rurali), le località e le aree che partecipano attivamente a questa candidatura sono:

Austria: La “Rieselbewässerung” è praticata nella zona montuosa dell’Oberland Tirolese, tra Resia e Kematen. In otto comuni, circa 168 ettari di prati e frutteti vengono irrigati tradizionalmente.

Belgio: L’irrigazione (“Witteren”) nelle “Vloeiweiden van de Grote Watering” (16 ha), nel nord di Lommel, nelle Fiandre, è un tipico metodo di irrigazione della pianura. “L’abissage” a Cierreux (5 ha), vicino a Gouvy (Ardenne, Vallonia), è un metodo tipico di irrigazione della media montagna.

Germania: I prati irrigui nel Bacino della Franconia Centrale e nell’Alta Franconia hanno una dimensione compresa tra 3 e 300 ettari per unità irrigata, in 19 località lungo i fiumi Regnitz, Rednitz e Wiesent. Ai piedi della Foresta del Palatinato, i portatori irrigano circa 400 ettari in sette diversi comuni tra Landau e Germersheim.

Italia: L’irrigazione tradizionale è praticata in Alto Adige, nel comune di Malles, sull’altopiano di Malles, tra la frazione di Burgusio a sud e il Lago di San Valentino/Haider See a nord. L’area si estende per oltre 400 ettari.

Lussemburgo: In Lussemburgo, la principale area irrigata si trova nelle valli settentrionali chiamate Ösling (parchi naturali dell’Alta Sûre e dell’Our), e copre tra 3,5 e 5 ettari. Fossati paralleli al pendio si diramano dai piccoli ruscelli a intervalli relativamente brevi (10-20 metri) su entrambi i lati.

Paesi Bassi: L’area irrigata di Lankheet (17 ha) è situata nella valle del torrente Buurserbeek (Twente). L’area irrigata di Pelterheggen (16 ha) si trova nei terreni sabbiosi della brughiera dell’altopiano del Brabante. Entrambe sono esempi di irrigazione di pianura.

Svizzera: L’irrigazione tradizionale è praticata in tre regioni della Svizzera. Nei “Wässermatten” dell’Oberaargau (valli di pianura del Langeten e del Rot), l’area irrigata attualmente copre 108 ettari (sette comuni). Nell’Alto Vallese, le aree irrigate tradizionali degli “Oberwalliser Sonnenberge” sono situate nei comuni di Naters, Ausserberg, Baltschieder e Grächen. Nel Basso Vallese, l’irrigazione tradizionale è praticata, ad esempio, nei comuni di Ayent, Lens, Nendaz e Trient.

1.3 Dominio(i) dell’elemento:

  • Conoscenze e pratiche relative alla natura e all’universo
  • Tradizioni ed espressioni orali
  • Pratiche sociali, eventi rituali e festivi
  • Artigianato tradizionale

1.4 Decisione dell’Organo di valutazione

Decisione del Comitato intergovernativo 18.COM 8.B.17